CAssa di SOlidarietà FS
Cassa di Solidarietà
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CASSA DI
SOLIDARIETÀ
TRA FERROVIERI
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COMUNICATO 1-2024
Cassa di solidarietà FS
Pubblicato da Direttivo della Cassa in Comunicati · Giovedì 29 Feb 2024
Il nuovo anno porta con sé i venti di guerra che travolgono popolazioni inermi, vittime innocenti di giochi
imperialistici e di personaggi sconsiderati, dominati solo da una smisurata avidità di potere.
E se il clima, a livello internazionale, è oltremodo pesante, altrettanto si può dire della situazione infortunistica
che colpisce i lavoratori italiani. A leggere bene i dati (Inail) relativi all’anno passato, si rileva come la lieve
flessione delle denunce di infortunio sia dovuta alla riduzione dei casi di contagio da Covid 19. Così come la
diminuzione dei casi mortali è relativa solo a quelli in itinere dato che per quelli accaduti durante il lavoro c’è
stato un aumento, così come pure per le malattie professionali. E a rischiare di più sono i lavoratori stranieri
(spesso in nero) e gli anziani (tra 55 e 64 anni e in particolare gli over 65).
E che la sicurezza, anche in ferrovia, continui a restare un insieme di norme scritte sulla carta lo ha dimostrato
purtroppo il gravissimo incidente di Brandizzo del 30 agosto scorso, dove cinque operai di una ditta in
subappalto, sono stati travolti da un treno in corsa mentre lavoravano in mezzo alla linea.
Continuano gli incidenti anche mortali (come quello di Thurio del 28 ottobre dove ha perso la vita la capotreno
Maria e il giovane autista del camion) ai passaggi a livello e gli svii; la tesi dell’errore umano non regge più,
serve solo a trovare un capro espiatorio, ed è evidente che è il sistema tutto a dover essere messo in discussione.
L'inizio del 2024 è segnato dalla sentenza, del 15 gennaio, di Cassazione-bis sulla strage di Viareggio del 29
giugno 2009, con la conferma, per la prima volta nella storia, delle responsabilità per i vertici delle società
straniere e di FSI, anche se un appello-ter dovrà nuovamente pronunciarsi circa i mesi per le aggravanti.
Ed è del 12 febbraio il partecipatissimo sciopero dei ferrovieri, in particolare del personale dei treni e
dell'infrastruttura di Rfi, organizzati in assemblee autoconvocate per migliori condizioni di lavoro e per la
sicurezza del trasporto.
La Cassa è stata (e sarà) a fianco di quanti, con la loro denuncia e resistenza si oppongono ad uno stato di cose
in continuo peggioramento e non accettano di assistere inerti ai soprusi e forzature normative che determinano
un aumento dei rischi con conseguenze sempre più spesso letali, pagate dai lavoratori in prima persona.
Nel 2023 abbiamo sostenuto:
- il macchinista di Reggio Emilia Adriano Patti, con un contributo spese legali in seguito al suo
licenziamento:
- gli addetti alla manutenzione di Viterbo – Giampaolo Renzoni e Giulio Cammarata – attualmente
impegnati in ricorsi legali per il reintegro sul posto di lavoro;
- il capotreno di Roma Sandro Giuliani, che ha tentato un ricorso alla Corte europea per vedersi
riconosciute le ragioni della condotta che ha portato al suo licenziamento;
- il tecnico Rfi di Cosenza Luigi Puntoriero da anni impegnato in una onerosa causa legale;
- la cassa di resistenza degli operai della Gkn, che abbiamo supportato nella loro sacrosanta battaglia.
Rinnoviamo come sempre l’appello a continuare ad iscriversi e a rendere la Cassa uno strumento sempre più
efficace e un’arma di solidarietà e sostegno concreto ed aggregante.
16 febbraio 2024                                                                      Il Direttivo della Cassa di Solidarietà


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Cassa di Solidarietà tra ferrovieri
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